Roma, sfregi e furti al Sant'Andrea: auto degli studenti sotto tiro

Colpite le macchine lasciate in sosta intorno all'ospedale

Roma, sfregi e furti al Sant'Andrea: auto degli studenti sotto tiro
di Mauro De Nicola
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Lunedì 6 Maggio 2024, 06:41 - Ultimo aggiornamento: 15:00

Andare all'università in macchina e tornare a casa a piedi. All'ospedale Sant'Andrea gli studenti di medicina della Sapienza corrono questo rischio ogni giorno. I vandali hanno preso di mira le loro auto: rubano sportelli, specchietti e pneumatici, scorticano carrozzerie e spaccano tergicristalli. «Episodi del genere accadono ormai ogni settimana», denuncia Pietro, un ragazzo del quinto anno. Una vera e propria giungla dei parcheggi a due passi dal 13° miglior ospedale italiano secondo la rivista americana Newsweek.

 

Le tariffe

Per evitare che la propria utilitaria venga trasformata in una decappottabile gli studenti dovrebbero lasciarla nel parcheggio della struttura, ma non c'è posto per tutti. Una soluzione impraticabile soprattutto dal punto di vista economico: mancano tariffe agevolate e abbonamenti. «Per lasciare la macchina qui dovrei spendere 10 euro al giorno dal lunedì al venerdì, quindi 200 euro al mese da aggiungere alle 3mila di tasse universitarie che pago ogni anno», spiega infastidito Emanuele durante una pausa tra una lezione e l'altra. «Così siamo costretti a parcheggiare nelle vie intorno all'ospedale». Con tutti i rischi del caso: «Lo scorso mese hanno rubato le ruote della mia Punto», prosegue. Un pit stop in piena regola. Da scartare anche l'opzione del trasporto pubblico, visti i tempi biblici della navetta. L'ultima "vittima dei parcheggi" una Jeep Renegade nera: Lorenzo, il proprietario, l'ha ritrovata senza sportelli. Via Parabiago e via Lydia Monti sono le strade più a rischio, entrambe a 15 minuti a piedi dal polo universitario. Qui non tutti parcheggiano in modo regolare e qualcuno punta il dito contro i residenti, accusandoli di ritorsioni sui veicoli. Anche se molti dei passi carrabili esposti non sono autorizzati e impongono divieti dove le macchine, di fatto, non danno fastidio a nessuno. «Avrei preferito una multa, quantomeno un gesto civile, ma non possono chiamare i vigili perché quei passi carrabili non sono regolari», dice una ragazza a cui hanno cannibalizzato una Opel Corsa. Una sosta selvaggia obbligata, per certi versi. Ma il pericolo non viaggia solo su quattro ruote, pure a piedi. Una volta lasciata la macchina in una di queste strade, per raggiungere il centro universitario bisogna attraversare via di Grottarossa senza marciapiede. Così l'ingresso al Sant'Andrea diventa una corsa a ostacoli. Non certo una novità, visti i problemi di accesso alla struttura riscontrati dalle ambulanze qualche tempo fa.

 

Posti riservati

E la questione parcheggi riguarda pure medici specializzandi e strutturati, non solo gli studenti. I posti del nuovo edificio universitario sono infatti riservati ai soli dipendenti della Sapienza e al personale amministrativo. Ma i ragazzi non ci stanno: sui social stanno alzando la voce. Su Instagram esiste una community "Spotted Sant'Andrea" dove chiunque può fare denunce anonime. Le segnalazioni sui parcheggi sono all'ordine del giorno: «Una Golf nera mi ha bloccato la macchina sulla rampa vicino ai taxi. Potresti condividere il messaggio per chiedere se è di qualcuno e di spostarla», recita uno dei tanti messaggi. Qualcuno veste pure i panni del detective per stanare i responsabili degli atti vandalici: «Fate attenzione. In quella via c'è un furgone rosso con dentro uomini dell'Est Europa. Quando ho provato a fotografarli sono scappati via». Per segnalare questi problemi gli studenti hanno creato pure un gruppo Whatsapp ("Situazione parcheggi", quasi 300 iscritti). Ma, almeno per ora, predicano nel deserto, visto che i rappresentanti degli studenti non vogliono discuterne. Nel frattempo continuano a denunciare, con la speranza che la loro prima preoccupazione torni a essere lo studio e non il parcheggio, perché fare medicina è sì faticoso, ma forse così è un po' troppo.
 
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