Applausi per Emilia Pérez, il musical suo narcos con Zoe Saldana

E Cate Blanchett fa satira sul G7

Applausi per Emilia Pérez, il musical suo narcos con Zoe Saldana
di Gloria Satta
3 Minuti di Lettura
Domenica 19 Maggio 2024, 07:15

CANNES - Un pacco sospetto scatena l’allarme bomba. Un classico del festival, dove allerta e controlli sono permanenti. Così ieri pomeriggio l’accesso al Palazzo del Cinema è stato brevemente chiuso, ma poi è tornata la normalità. E il film Emilia Pérez, in concorso con la regia di Jacques Audiard (Palma d’oro 2015 con Dheepan), ha trionfato in sala. 


Produzione francese kolossal da 31 milioni di euro, riprese in Messico, Emilia Pérez è un musical entusiasmante e tutto al femminile. Racconta la storia di un feroce narcos che cambia sesso (l’attrice trans Karla Sofía Gascón) con l’aiuto dell’avvocata Zoe Saldana mentre la moglie Selena Gomez lo crede morto. Tra canzoni, coreografie, scoperte e vendette, nella sua nuova identità di donna l’ex criminale si riprende i figli, spacciandosi per una vecchia zia, e diventa buono fondando una ong per ritrovare i desaparecidos che aveva fatto ammazzare con finale a tinte forti. Un mix di melò, crime, percorso transgender e redenzione caratterizzano il film che a questo Festival ultra-femminista porta temi e protagonisti Lgbtqia+. 

Ma Audiard non è il solo a cavalcare l’onda. Ieri, fuori concorso, è stato presentato La bella di Gaza, un film che con la drammatica situazione geopolitica attuale non ha nulla a che fare, anche perché è stato girato prima della strage del 7 ottobre 2023. Diretto dalla francese Yolande Zauberman, ha per protagoniste alcune transgender arabe che per vivere la propria diversità vanno di notte a Tel Aviv, in quella Hafnuta Street dove la regista le aveva incontrate nel 2018 durante le riprese del documentario M. 

«Non intendevo girare un film politico», spiega Zauberman, «ma entrare in punta di piedi nella difficile vita di chi è palestinese in Israele».

Di femminismo ha parlato anche Emma Stone, la protagonista di Kinds of Kindness: «Io sono femminista e amo lavorare con Lanthimos». Anche quando la vuole nuda? «Si, ho un corpo e mi sento a mio agio, felice. Il nostro lavoro di attori consiste nel dare di più al personaggio attraverso la fisicità». A proposito di star, ieri sera Cate Blanchett ha illuminato il red carpet accompagnando a Cannes Première fuori concorso il film Rumours di Guy Maddin, Evan e Galen Johnson. 

È una commedia che fa la satira del G7 e l’attrice australiana interpreta un personaggio che sembra una parodia di Ursula von der Leyen. Si perderà nei boschi con gli altri sei leader. Nel cast, accanto a Cate, Alicia Vikander e Charles Dance, c’è anche Rolando Ravello: è uno dei potenti e, con i colleghi, affronta molti pericoli tentando di redigere una dichiarazione su una crisi che si annuncia globale. Infine Richard Gere, malato terminale in Oh Canada di Schrader, ha confessato sulla Croisette: «Ho 74 anni e vedermi vecchio sullo schermo mi ha fatto paura». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA