Roma, il laboratorio Antidoping si trasferisce in periferia

Roma, il laboratorio Antidoping si trasferisce in periferia
Quadrante Est della Capitale, a due passi dalla rampa d'immissione al Grande Raccordo Anulare, via di fuga naturale per raggiungere la Roma-Fiumicino e, quindi,...

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Quadrante Est della Capitale, a due passi dalla rampa d'immissione al Grande Raccordo Anulare, via di fuga naturale per raggiungere la Roma-Fiumicino e, quindi, l'aeroporto da Vinci. No, non è l'ennesima idea per la costruzione di un nuovo stadio per Roma o Lazio, ma l'area dove entro il 2025 sorgerà il nuovo Laboratorio Antidoping della Federazione Medico Sportiva italiana. Centro di analisi dei reperti biologici degli atleti che lascerà, dunque, la storica location all'Acqua Acetosa all'interno della struttura Giulio Onesti. Sistemazione che non era più conforme alle norme della Wada, l'agenzia antidoping mondiale: troppo poco spazio e troppa promiscuità dei depositi suscettibili al passaggio di atleti, dirigenti, estranei.

Insomma, i guru che lottano contro le prestazioni alterate nello sport non si fidavano più. Ecco, allora, l'idea del trasloco con il nuovo Centro che sorgerà in periferia, in via delle Rupicole, zona Torre Maura. Si tratta di un palazzo di 5 piani dalla superficie lorda di 3.900 metri quadri (un'enormità rispetto ai 400 attuali) costruito nel 1990 e con ampio parcheggio. Laboratorio gestito da Sport e Salute per realizzare il quale il governo ha stanziato 18 milioni e che consentirà all'Italia di poterlo "schierare" alle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 e al Coni di poter riutilizzare lo spazio liberato al Giulio Onesti.

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Il Messaggero