La prima in casa dopo lo scudetto. Una festa. La Roma regala un altro festival del gol e batte l'Inter 4-3, la squadra che grazie alla vittoria sul campo della Juventus le aveva consegnato lo scudetto, l'unica squadra capace, in campionato, di battere le campionesse d'Italia di Spugna. Bell'atmosfera al Tre Fontane davanti agli oltre 2.500 spettatori, e stasera all'intervallo di Roma-Juve ci sarà anche l'abbraccio dell'Olimpico, con le ragazze che faranno il giro di campo per prendersi l'applauso per il secondo tricolore di fila.
Il ribaltone
La Roma parte forte: al 7' Giugliano pizzica il palo dopo un pallone servitole da Havvi e al 14' Greggi ci prova col sinistro ma non è precisa. Ma il gol è nell'aria e arriva presto con Viens (mandata in campo nel cuore dell'attacco), che controlla, svernicia Alborghetti e davanti a Cetinja non sbaglia. Per la Roma sembra essere una passeggiata, perché la traversa la colpisce anche Havvi ma in maniera inaspettata l'Inter impatta grazie all'autorete di Linari. E passa, con Magull, che sfrutta un errore in uscita delle giallorosse per battere Ceasar. Il primo tempo è ricco di emozioni, perché Kumagai pareggia ma Bonfantini, col cucchiaio dal limite, eccella l'estremo difensore della Roma e manda avanti la truppa di Rita Guarino.
Roma, otto giorni per un altro miracolo (di Paolo Liguori)
Ancora Viens
Spugna toglie una spenta Pilgrim all'intervallo e mette Giacinti, spostando Viens a destra. Ma la reazione non c'è. La Roma cala anche fisicamente e crea davvero poco. La mente è già alla fine di Coppa Italia contro la Fiorentina del 24 maggio, anche se alla fine della stagione mancano ancora due partite (Juventus in trasferta e Fiorentina in casa come antipasto dell'ultimo atto di Cesena e giornata dove verrà consegnato il trofeo dello scudetto). Però la scintilla la riaccende Viens che trova la profondità sul lancio perfetto di Troelsgaard e col diagonale che prima bacia il palo e poi finisce in porta fa 3-3. Gol bellissimo. Un po' meno bello (errore evidente di Cetinja) ma pesante, quello di Valentina Giacinti, che calcia centrale col sinistro, però basta e avanza per ribaltare di nuovo tutto.