L’8 maggio la Regione Lazio presenterà all’agenzia di rating Fitch il suo piano per lo sviluppo. Un pacchetto di proposte per dimostrare la maggiore stabilità e cercare di strappare un rating superiore rispetto all’attuale Bbb. E si presenterà al tavolo forte dell’ok appena avuto dal Cipess (il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) dell’accordo tra governo e Regione che, di fatto, sblocca ora 1,2 miliardi di euro. A breve arriverà la pubblicazione del provvedimento sulla Gazzetta ufficiale.
Le opere al centro del provvedimento sono diverse: tra queste, l’ammodernamento della Roma-Lido e della Roma-Viterbo, oltre al collegamento autostradale Cisterna-Valmontone e la realizzazione delle corsie complanari al Gra tra via Casilina e lo svincolo di Tor Bella Monaca. Nel programma anche il sottopasso a Casabianca (nel Comune di Ciampino) della strada provinciale via dei Laghi. Infrastrutture attese da tempo perché coinvolgono il mondo produttivo, i lavoratori, chi tutti i giorni si muove da una parte all’altra della Regione.
I FONDI
Grazie all’ok del Cipess arrivano 192 milioni di euro di anticipazione del Fondo di sviluppo e coesione che entro l’anno devono essere già aver definiti contratti e appalti. Vale invece 815 milioni di euro la sezione ordinaria dell’Fsc che, in sostanza, sono blindati. Poi c’è la terza parte che è frutto di una scelta politica profonda: la Regione invece di mettere fondi propri per il cofinanziamento del Fesr, il Fondo europeo di sviluppo regionale, ha deciso di prendere la sua quota - 205 milioni - proprio dal Fondo di sviluppo e coesione. Quindi, è un po’ come se fosse questo il lasciapassare per sbloccare poi altri fondi, 1,8 miliardi di euro di Fesr.
Intanto, in questo primo percorso ci sono diverse operazioni attese da tempo.
IL PERCORSO
«Si tratta di un percorso importante perché sostiene la realizzazione di infrastrutture per il Lazio - spiega l’assessore al Bilancio della Regione, Giancarlo Righini - Questo piano realizzato d’intesa con il governo conferma la stabilità della Regione e la presenza di un importante piano strategico con un cronoprogramma definito, altrimenti si perderebbero le somme richieste». «È un atto di serietà nei riguardi dei cittadini della Regione, anche perché dare maggiori certezze può voler dire anche aiutare a migliorare il nostro rating - aggiunge Righini - Questo significa per il Lazio un minor costo del denaro per i suoi investimenti e, nel frattempo, una maggiore attrattività per tutti coloro in quali vogliono investire sul territorio».
Nelle scorse settimane già Moody’s aveva rivisto il suo giudizio sulla stabilità della Regione: le condizioni che sono state presentate hanno convinto gli analisti che l’hanno promossa dal livello Ba1 al Baa3.